Questo contributo intende indagare quali aspetti caratteristici di don Bosco in merito alla vita religiosa si siano riflessi nello stile femminile.
Don Bosco ebbe il compito di comporre in modo organico le norme, le pratiche disciplinari e l’istanza educativa del suo tempo. In un’immagine, si impegnò a creare una nuova sintesi tra l’invito tradizionale rivolto alle religiose a tenere gli “occhi bassi”, e quello implicito di tenerli ben “aperti” nell’assistenza e nell’apostolato, in modo da preparare alla vita con senso di realismo. Il modello di vita religiosa delle FMA alla scomparsa di don Bosco era delineato, ma gli appelli educativi, le richieste di fondazioni, i cambi di mentalità e la normativa canonica avrebbero inciso ulteriormente sia nella vita interna delle FMA, sia nella loro immagine sociale. Lo studio è pienamente documentato ed i risultati emergono da anni di ricerche. Incisiva e significativa l’affermazione: sarebbe riduttivo desumere il modello religioso delle FMA unicamente dalle fonti documentarie.
INDICE
- Introduzione
- L’intuizione originaria: l’educazione cristiana affidata a un gruppo di giovani in sintonia
- Scelta delle persone
- Le prime indicazioni: risalto all’apostolato
- Confronto con le Suore di S. Anna, con una precisa idea: davanti alla Chiesa e allo Stato
- Il paradigma: Fare per le ragazze ciò che i Salesiani fanno tra i ragazzi
- Spunti sull’influsso del fondatore sul piano giuridico
- Il piano formativo e spirituale
- Le qualità delle nuove religiose
- Preghiera e pratiche di pietà
- Ascesi
- Il modello religioso rispecchiato nelle opere
- Il piano educativo
- Rapida apertura missionaria, con un diverso modo di collaborare con i Salesiani
- Sul piano relazionale
- Spunti conclusivi
Periodo di riferimento: 1862 – 1988
G. Loparco, “I riverberi del modello religioso donboschiano sull’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Spunti di indagine” in «Ricerche storiche salesiane», 33 (2014), 62, 85-119.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano