L’intento dell’Autore è di inserirsi nel tema dell’economia all’interno della storiografia salesiana analizzando le modalità con le quali veniva gestita l’opera del S. Cuore al Castro Pretorio di Roma, usufruendo di una fonte discretamente esauriente e affidabile, quale è la visita straordinaria del 1908 voluta da don Rua e dal Capitolo Superiore.
Si tratta di un tipo di ricerche non ancora curato dagli studiosi salesiani, mentre, soprattutto nell’ultimo decennio si è visto un crescendo di interesse sull’argomento negli Istituti Religiosi, che viene documentato ampiamente con gli studi finora pubblicati.
L’Opera S. Cuore, con circa 100 adulti interni fissi, tra salesiani e famiglie, e un numero rilevante di giovani, era sostenuta con entrate frutto di una solidarietà e partecipazione comunitaria diversificata; buona parte delle entrate proveniva dalla “carità” delle persone di buon cuore. Ci voleva inventiva e continuo sforzo di ricerca di sovvenzioni, comprese le lotterie, perché l ’Opera S. Cuore non aveva entrate patrimoniali o terriere.
Indice:
- Economia e storiografia congregazionale
- La Visita straordinaria del 1908: norme e questionari circa “lo stato finanziario ed economico”
- L’Ospizio del S. Cuore nel primo decennio del Novecento
- Conclusioni
Periodo di riferimento: 1908
G. Rossi, “La gestione economica dell’Opera Sacro Cuore di Roma nella visita straordinaria del 1908″ in «Ricerche Storiche Salesiane» 33 (2014) 62, 7-36.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano