La seconda puntata della ricerca presenta le complesse vicende della promettente opera salesiana chiusa, in modo illecito, dalla Gestapo il 5 agosto 1941. La ripresa dell‘attività salesiana, avvenuta nell’estate 1945, nella casa danneggiata dai bombardamenti, è dovuta all’iniziativa personale del primo direttore nel periodo postbellico.
Il momento storico richiese la fondazione di una struttura per gli apprendisti, alla quale ne seguì un’altra per i ragazzi. Per lungo tempo le vicende belliche, subite dai Salesiani, pesarono fortemente sopra la vita comunitaria.
Il governo dell’Ispettoria dispose pure la riapertura della scuola per le vocazioni tardive (Figli di Maria), provenienti dal Nord della Germania.
Una risonanza assai positiva, invece, riscosse l’attività del centro per i ragazzi, nonché di quello per i giovani delle scuole. Perciò, dal 1964, questo centro fu aperto anche di sera, benché si soffrisse la scarsezza dei locali che ebbe conseguenze negative sulla qualità del lavoro pedagogico.
La ripresa dei vari campi di apostolato, tra i quali il lavoro nella parrocchia salesiana, dopo un breve tempo di fioritura, subì un colpo d’arresto; tale momento di crisi è spiegabile con le devastanti conseguenze del nazionalsocialismo e della guerra che furono superate solo tra gli anni 1963/65, quando si aprì il delicato periodo di trasformazioni e di cambiamenti, dovuti, tra l’altro, al Concilio Vaticano II.
Indice:
- 8. Enteignung, Ausweisung und Krieg
- 9. Bewältigung von Kriegsfolgen
- 10. Beginn einer neuen Zeit?
- 11. Die Arbeitsfelder des St. Johannesstiftes zwischen 1951 und 1965
- 12. Keine Wiederbelebung des Don-Bosco-Zirkels
- 13. Salesianische Mitarbeiter und Wohltäter
- 14. 1965 – Einbrüche und neue Herausforderungen
Reference time period: 1941 – 1965
J. Wielgoß, “Das Haus der Salesianer Don Boscos in EssenBorbeck von der Gründung bis zum II. Vatikanischen Konzil Teil II” in «Ricerche Storiche Salesiane» 32 (2013) 61, 281-323.
Reference institution:
Istituto Storico Salesiano