La lettera tratta della pratica della povertà nell’ambito della vita religiosa, focalizzandosi sulle prospettive e gli insegnamenti di Don Bosco e del suo successore Don Rua.
Nel testo, Don Rua esprime il suo impegno nel mantenere vivo lo spirito di Don Bosco, soprattutto riguardo alla povertà. Il testo approfondisce il concetto di povertà come virtù, analizzando il suo ruolo nel cammino spirituale e nella perfezione della carità. Viene enfatizzato il legame tra povertà e progresso individuale, nonché l’importanza della pratica della povertà nell’ambito della vita religiosa salesiana. Infine, si sottolinea l’obbligo morale dei religiosi di onorare gli ideali della loro congregazione e di aderire pienamente ai voti di povertà, con particolare attenzione alla gestione dei beni materiali e alla generosità verso gli altri.
Indice
- In omaggio ad un suo desiderio: «Circolare di Don Rua sulla Povertà (1907)»
Periodo di riferimento: 1957
M. Rua, “Lettera del Rettor Maggiore” in «Atti del Capitolo superiore della società salesiana», 38 (1957), 198, 2-16.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB