Nel suo messaggio del 1949, Don Ricaldone ricorda un nobile atto di devozione, compiuto dai giovani di Don Bosco cento anni prima, verso Papa Pio IX durante il suo esilio a Gaeta. In quell’occasione, i giovani salesiani inviarono una lettera al Papa, esprimendo il loro affetto e offrendogli un contributo simbolico. Il Papa rispose con una lettera di gratitudine e benedizioni per Don Bosco e i suoi giovani, un atto che suscitò grande gioia e commozione tra i membri dell’Oratorio di Valdocco. Don Ricaldone richiama questo episodio come esempio di fede e devozione, sottolineando l’importanza di seguire l’eredità di amore per il Papa che Don Bosco ha lasciato alla sua comunità. In vista dell’Anno Santo e del Giubileo Sacerdotale di Papa Pio XII, invita i salesiani a rinnovare i loro sentimenti di devozione verso il Papa, partecipando con entusiasmo alle celebrazioni e preparando il cuore attraverso preghiere dedicate. Nel messaggio, Don Ricaldone condivide anche notizie di famiglia salesiana, tra cui il lutto per la morte di alcuni confratelli e le difficoltà che molti confratelli stanno affrontando nelle zone colpite dal conflitto mondiale. Tuttavia, evidenzia con gioia la ripresa dell’opera salesiana in tutto il mondo, con nuove fondazioni e vocazioni che fioriscono, specialmente in paesi come il Brasile, la Spagna, e altri. Concludendo, esorta tutti a rimanere uniti e fedeli alla missione di Don Bosco, confidando nella benedizione di Dio e nella protezione della Madonna Ausiliatrice.
INDICE
- Ricordi degli Esercizi Spirituali
- Motivi di pena e di conforto
Periodo di riferimento: 1949
P. Ricaldone, Lettera del Rettor Maggiore, in «Atti del Capitolo Superiore della Società salesiana», 29 (1949), 151, 3-6.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB