Queste brevi corrispondenze, redatte in forma dimessa e familiare, contengono semplici consigli di vita spirituale. Don Bosco conosce i suoi destinatari, il loro carattere, i loro difetti, le condizioni in cui lavorano. Con senso pratico li invita a concentrarsi su atteggiamenti concreti, essenziali per alimentare l’attaccamento alla vocazione salesiana, il costante orientamento del cuore a Dio e la carità. Il santo fondatore, scrivendo ai suoi Salesiani, mette in risalto il primato della carità; incoraggia il loro zelo per la salvezza delle anime e il bene del prossimo; li esorta ad avere confidenza col direttore e ubbidire generosamente. In particolare accentua l’importanza della temperanza e della sobrietà di vita, del distacco da sé e dalle cose; raccomanda la forza d’animo nelle avversità, la sopportazione reciproca, la pazienza e la dolcezza; sollecita l’esemplarità, l’osservanza delle regole, lo spirito di pietà e di unione con Dio; incoraggia la perseveranza a costo di qualsiasi sacrificio. 238. Al chierico Giovanni Bonetti (p. 843) 239. Al chierico Costanzo Rinaudo (p. 844) 240. Al chierico Giulio Barberis (p. 844) 241. A don Giovanni Bonetti (p. 845) 242. A don Domenico Belmonte (p. 845) 243. Al chierico Pietro Guidazio (p. 847) 244. A suor Maddalena Martini (p. 847) 245. A don Domenico Tomatis (p. 848) 246. A don Giulio Barberis (p. 849) 247. A don Luigi Guanella (santo) (p. 850) 248. Al salesiano coadiutore Bartolomeo Scavini (p. 851) 249. A don Luigi Guanella (santo) (p. 851) 250. A don Francesco Bodrato (p. 853) 251. A don Taddeo Remotti ((p. 853) 252. A don Domenico Tomatis (p. 854) 253. Al salesiano coadiutore Carlo Audisio (p. 855) 254. Al chierico Luigi Calcagno (p. 855) 255. A madre Caterina Daghero (p. 856) 256. A don Nicola Fenoglio (p. 856) 257. A suor Eulalia Bosco (p. 857)
Periodo di riferimento: 1863 – 1884
Istituto Storico Salesiano, Fonti salesiane 1: Don Bosco e la sua opera. Raccolta antologica, Roma, LAS 2014, 843-857.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano