Questo documento esplora il concetto di libertà nel contesto educativo, con particolare riferimento alla pedagogia salesiana. La libertà è vista come un principio fondamentale, una condizione essenziale e un metodo centrale dell’educazione. Il testo discute come la pedagogia moderna e i movimenti educativi del XX secolo abbiano elevato la libertà a fondamento e obiettivo dell’educazione, affrontando le antinomie tra autorità e libertà, disciplina e spontaneità. La contestazione giovanile degli anni Sessanta ha rivelato la connessione tra autoritarismo sociale e pratiche educative.
L’educazione alla libertà è particolarmente cruciale durante l’adolescenza, un periodo di significative trasformazioni psicologiche, cognitive e affettive. Gli studi di psicologia evolutiva e sociologia evidenziano come il passaggio dall’infanzia all’età adulta vari tra le diverse società e contesti socio-culturali. Nonostante l’importanza dell’educazione alla libertà durante la pubertà e l’adolescenza, è durante la giovinezza che si fanno le prime esperienze concrete di libertà responsabile, gettando le basi per l’età adulta. Il documento sottolinea la necessità di una continuità educativa per la crescita della libertà nelle diverse fasi della vita, in una prospettiva di “educazione permanente”. Don Bosco, con la sua attenzione ai giovani e agli ex-allievi, rappresenta un esempio di come l’educazione alla libertà debba adattarsi e accompagnare l’individuo nel corso della sua esistenza.
Indice
1. Introduzione
2. L’esperienza attuale della libertà
3. L’ispirazione storica di Don Bosco e della tradizione salesiana
4. Indicazioni per la programmazione dell’azione educativa
5. Conclusione
Periodo di riferimento: 1980
C. Nanni, “Educazione alla libertà responsabile“, in “Progettare l’educazione oggi con Don Bosco”, a cura di Roberto Giannatelli, LAS, Roma 1981 (Spirito e Vita, 7), 91-121.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS