L’articolo esplora lo sviluppo della vita religiosa, focalizzandosi sull’origine e la diffusione del monachesimo nei primi secoli della Chiesa cristiana. Attraverso un collegamento tra la storia della Chiesa e quella dell’umanità, si evidenziano forme simili di vita religiosa in antiche civiltà. La vita religiosa cristiana, radicata nel Vangelo e rispondente a tendenze innate dell’anima umana, si manifesta in varie forme nei primi secoli. L’espansione del monachesimo, fenomeno straordinario in diverse parti del mondo cristiano, influisce sulla legislazione ecclesiastica. Infine, L’autore sintetizza i principi essenziali della ricerca della perfezione derivanti dalla tradizione monastica antica. Il primo principio è la castità, considerata fondamentale per chi si consacra al Signore, rappresentando un modo unico di seguire Cristo. Il secondo elemento è il “ritirarsi dal mondo,” indicando l’uscire da questo mondo per entrare in un mondo di “misteri,” caratterizzando lo stato monastico come “fuori del mondo.” La terza caratteristica è la purificazione del cuore, ottenuta attraverso il controllo spirituale e la ricerca della trasparenza per ricevere l’amore di Dio. Questi principi, benché differenti dalla concezione occidentale, sono considerati complementari e fondamentali per la vita interiore, come sottolineato anche dai documenti del Concilio Vaticano II.
Periodo di riferimento: 1700 – 1970
A. Veilleux, O. Rousseau, “Evoluzione della vita religiosa nel suo contesto storico-spirituale“, in “Per una presenza viva dei religiosi nella Chiesa e nel mondo“, a cura di Agostino Favale, Elledici, Leumann (Torino) 1970, 13-56.