Il capitolo parla di una proposta di un itinerario comune verso l’anno 2000 nel contesto cattolico, che ha dato luogo a un notevole aumento di pubblicazioni sull’argomento dello Spirito Santo. Viene menzionato come ci siano vari materiali in circolazione, ma spesso trattano il concetto dello Spirito Santo in modi diversi.
Si fa riferimento alla percezione dell’Uomo dello Spirito Santo, spesso rappresentato come una forza misteriosa con immagini come fuoco, vento, respiro e acqua, oltre a menzionare i doni attribuiti a lui come saggezza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio. Il testo sottolinea che lo Spirito Santo non è mai stato rappresentato con tratti fisici umani ed è spesso definito “l’ignoto” o “Anonimo della Trinità”. L’autore fa notare che alcune persone attribuiscono allo Spirito Santo idee o imprese personali, e viene menzionato il concetto di discernimento degli spiriti raccomandato da Sant’Ignazio. Inoltre, si menzionano i punti chiave dell’approccio proposto: un approccio catechistico-pedagogico per riscoprire la presenza dello Spirito Santo con i giovani, una prospettiva basata sulla speranza e l’idea del Regno, e un orientamento attivo o apostolico per vivere e operare con fiducia.
Periodo di riferimento: 1860 – 1998
L. V. Looy, “Premesse” in “Riscopriamo con i giovani la presenza dello spirito nella chiesa e nel mondo“. Atti della XX giornata di spiritualità della Famiglia Salesiana, Editrice SDB, Roma, 1998, 149-176.