All’uomo moderno che, specie nella nostra civiltà occidentale, sta morendo per la perdita di valori morali e religiosi ed è tutto proteso nella grettezza dei beni di consumo, nuovo idolo dell’era tecnologica, l’apostolo Giovanni con il messaggio evangelico dona un «pane di vita» (Gv 6,35) e «un’acqua viva» che disseta definitivamente (Gv 4,13-14). La rilettura del brano evangelico di Gv 6,22-59, frammento di catechesi della Chiesa giovannea sull’Eucaristia, offre la possibilità di rivisitare un testo sacro, arricchito prima dalla riflessione religiosa del popolo d’Israele nell’antica alleanza, poi dalla vita evangelica e dalla dottrina di Gesù di Nazaret e dal pensiero e dall’esperienza spirituale della comunità primitiva, infine dall’approfondimento della tradizione posteriore della Chiesa. La pagina biblica prende un significato sempre più ricco e profondo e porta a comprendere e a vivere una realtà tanto sentita dai Padri: quella della «mira profunditas» della sacra Scrittura.
INDICE
- 1. L’Eucaristia nella storia della salvezza
- 2. L’Eucaristia mistero pasquale del Signore
- 3. Gesù e il «pane di vita» (Gv 6,35)
- 3.1. La composizione del discorso di Gesù sul «pane di vita» (Gv 2,22-59)
3.1.1. La ricerca di Gesù (6,22-24)
3.1.2. Dalle opere di Dio alla fede (6,25-29)
3.1.3. Il pane del cielo è Gesù (6,30-40)
3.1.4. Lo scandalo dell’umile origine di Gesù (6,41-51a)
3.1.5. Mangiare la carne del Figlio dell’Uomo (6,51 b-59)
3.2. Raccogliendo il messaggio spirituale del testo giovanneo
- 3.1. La composizione del discorso di Gesù sul «pane di vita» (Gv 2,22-59)
- 4. Conclusione
Periodo di riferimento: 2005
G. Zevini, “«Io sono il pane di vita». La spiritualità eucaristica nel vangelo di Giovanni” in “Quaderni di Spiritualità Salesiana. Nuova serie 4”, LAS, Roma 2005, 9-20.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)