Giovanni Cassiano è certamente un ascendente spirituale di prima grandezza nella storia della spiritualità monastica occidentale. I suoi insegnamenti, apprezzati tantissimo anche in Oriente – basti pensare allo spazio che gli viene dato nella tradizione fìlocalica – sono all’origine di tutto ciò che ancora oggi viene offerto ai monaci novizi nei primi mesi della loro formazione iniziale. Per questo motivo, parlando di caratteristiche monastiche del cammino spirituale, mi è sembrato opportuno riferirmi proprio a Cassiano. Dal momento poi che ogni cammino monastico non può prescindere dal collegamento fra ascesi propriamente detta e pratica della Lectio divina, ho scelto di commentare in questa occasione una conferenza, la XTV, di Giovanni Cassiano perché può essere considerata ima sorta di lex fundamentalis dell’intera struttura spirituale monastica. In realtà in questa conferenza cassianea abbiamo una delle sintesi più felici del cammino ascetico monastico cristiano. Prendiamo come punto di partenza l’inizio stesso dalla conferenza citata, che in latino contiene tre termini fondamentali che ci permettiamo di puntualizzare uno per uno: «memoria», «intelligentia», «desiderare». Il testo si esprime così: «Essendosi accorto che noi ricordavamo alcuni passi della Sacra Scrittura e desideravamo di averne una spiegazione, prese a parlarcene nel modo seguente».
INDICE
- 1. La memoria delle Scritture
- 2. L’intelligenza spirituale
- 3. L’apertura del desiderio e la disciplina
- 4. Primato del Tascesi
- 5. Un metodo di “Lectio divina”
Periodo di riferimento: 2004
I.Gargano, Ascesi e pratica della Lectio divina: la scuola di Giovanni Cassiano, LAS, Roma 2004 (Quaderni di spiritualità salesiana, 3), 27-47.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)