Vittorio Chiari – “Arese 1955-1972: casa per i perdenti nella vita-terra natale dell’operazione mato grosso” in “Salesiani di Don Bosco in Italia. 150 anni di Educazione”

“La trasformazione della casa di rieducazione Cesare Beccaria di Arese in centro giovanile salesiano sembrerà tra qualche anno una favola, nella migliore delle ipotesi verrà narrata
come un fioretto francescano o un sogno di don Bosco. E invece storia: non un semplice fat- to, ma un evento. Molti protagonisti sono ancora viventi. Alcuni non sono più: Paolo VI, Don
Della Torre, il prof. Bontadini, Aldo Moro, Ezio Vigorelli, l’ing. Setti, tanti giovani d’allora”.

INDICE

  • 1. Una sfida suggerita dall’arcivescovo Schuter e lanciata da mons. Montini (futuro papa Paolo VI)
    • 1.1 L’associazione Beccaria, un’importante istituzione milanese
    • 1.2 L’arcivescovo Montini interpella i salesiani
    • 1.3 Il cardinal Montini, ormai papa, ringrazia i salesiani per quanto è avvenuto
  • 2. Il primo giorno ad Arese…e i giorni successivi
    • 2.1 Arese, casa della Speranza
  • 3. Non più Beccaria: ad Arese si respira aria nuova
  • 4. Risonanza italiana e nel mondo salesiano orienta il cambiamento nella rieducazione
    • 4.1 La centralità della religione, virtù che crea relazioni
    • 4.2 Cambiano i direttori, ma il “Progetto educativo” tiene e si rafforza, rinnovandosi
  • Conclusione

Periodo di riferimento: 1955 – 1972

V. Chiari, “Arese 1955-1972: casa per i perdenti nella vita-terra natale dell’operazione mato grosso” in “Salesiani di Don Bosco in Italia 150 anni di educazione”, LAS, Roma 2011, 395-419.

Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano
Istituto Storico Salesiano

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