È proprio vero che la preghiera nella vita salesiana oggi fa problema? Perché sembra che sia diventato più problematico di ieri vivere la preghiera, nucleo centrale di ogni vocazione e di ogni spiritualità? La preghiera non è più lo spazio e l’interesse primario che, prima di ogni
altra cosa, crea la comunità e rende feconda ogni attività e missione?
Questi ed altri interrogativi si addensano intorno a questa realtà così importante per la vita consacrata salesiana e che sembra “fare problema”. Eppure siamo profondamente convinti che la preghiera, sia nella sua forma individuale che comunitaria, è essenziale se vogliamo attraversare, senza eccessive perdite, la crisi vocazionale – che è soprattutto crisi di fede – che ha investito la cultura e la società in cui siamo immersi.
INDICEw
- 1. Un disagio sommerso e persistente
- 1.1. Preghiera e relazioni
- 1.2. Preghiera e spiritualità
- 2. Alcune difficoltà comuni
- 2.1. Il rischio della dispersione
- 2.2. La fatica del rientrare in se stessi
- 2.3. È solo questione di “attivismo”?
- 2.4. La fuga dalla solitudine e dal silenzio
- 2.5. Non saper “perdere tempo”: il tempo delle relazioni e
dell’ascolto
- 3. Verso una interiorità “ritrovata”
Periodo di riferimento: 2003
P. Del Core, Pregare fa problema? Individuazione di punti chiave e nodi critici, LAS, Roma 2003 (Quaderni di spiritualità salesiana, 1), 13-28.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)