Al concetto dell’unità profonda dell’educazione, nella molteplicità dei suoi aspetti e dei suoi processi, si ispirano vari articoli di spiritualisti cristiani, che redigono la rivista tedesca Vierteljahrsschrift fur wissenschaftliche Padatjogik di Mùnster e nei quali si può ravvisare la tipica preferenza per la trattazione teoretica dei problemi pedagogici e una velata polemica contro l’eccessivo tecnicismo. Così nell’articolo Padagogik als Wissenschaft (1957, Heft 4, pp. 233-241), Alfred Petzelt, anziché toccare gli aspetti epistemologici della pedagogia, ne ricerca piuttosto l’oggetto, il «tema» fondamentale, l’educazione in senso profondo e integrale.
Per superare la tentazione didatticistica, psicologistica o sperimentalistica, la pedagogia per prima deve imparare a cercare le ragioni profonde, metafisiche e personalistiche, dell’educazione. Si scopre, allora, essere impossibile una adeguata definizione della realtà educativa, senza riferirsi all’io in generale, all’ humanitas del singolo uomo. Istruzione, cultura, educazione sono processi che riguardano l’io profondo, in quanto attivamente teso alla conquista della verità e dei valori, ed anzitutto del valore morale e religioso, realizzando sè come «imago Dei». Quindi, il processo educativo non fa capo alla molteplicità adiafora degli interessi herbartiani, ma all’unitas uniens profonda dell’io.
Periodo di riferimento: 1957 – 1959
P. Braido, Temi di pedagogia generale, in «Orientamenti pedagogici», 6 (1959), 83-86.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS