Non è professione facile nemmeno quella dell’ insegnante e dell’educatore. La vita — si parla di ogni vita che diventi, in un senso o nell’altro, autentica « missione », dovere e impegno morale e religioso, nella famiglia, nel lavoro quotidiano, nella dedizione agli altri — è per tutti dono difficile. Nè la rendono più leggera la retorica o le gratuite mozioni degli affetti.
Austera opera dalle inimmaginabili risonanze personali e sociali, l’ educazione attinge tanto più profondamente la sua verità quanto più risolutamente sorvola sui più appariscenti aspetti coreografici e affettivi, e si fa consapevole dei propri naturali ed essenziali fondamenti etici e religiosi. Si educa, non perchè piace educare, perchè è bella e affascinante la giovinezza, ma perchè l’ educazione è indeclinabile arricchente dovere morale, responsabilità di fronte agli altri e a Dio.
Periodo di riferimento: 1954 – 1959
P. Braido, Educatori, in «Orientamenti pedagogici», 6 (1959), 367-374.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS