Quando sorgono problemi giovanili di particolare gravità o attualità — stampa e divertimenti, cinema e televisione, scuola e ambiente di lavoro, costume pubblico e delinquenza minorile — è spontaneo e inevitabile il riferimento alla famiglia.
Ma non è meno inevitabile, spesso, la tentazione dello scetticismo e il sospetto che il ricorso rischi di apparire platonico e formale. Esiste veramente — dappertutto e sempre — la famiglia con la mentalità, con la sensibilità, che le presta o le vorrebbe prestare il teorico, il moralista, il giurista, l’educatore? La famiglia capace di rivendicare precisi diritti e, soprattutto, consapevole di ben definiti compiti e in grado di chiederne a se stessa, o a chi spetta, l’attuazione?
Indice
- 1. Famiglie in trasformazione
- 2. Il fanciullo nella famiglia
- 3. Orientamenti di pedagogia familiare.
Periodo di riferimento: 1954 – 1961
P. Braido, Nuovi orizzonti di pedagogia familiare, in «Orientamenti pedagogici», 9 (1962), 54-65.
Istituzione di riferimento:
Facoltà di Scienze dell’Educazione UPS