«Formare buoni cristiani e onesti cittadini» era il modo abituale con cui don Bosco definiva lo scopo dell’educazione salesiana dei giovani. Come formare questi «buoni cristiani»? La nostra piccola ricerca, centrata sulla lettura dei documenti ufficiali della Famiglia salesiana dal 1965 in poi, specialmente gli Atti dei capitoli generali e le lettere dei rettori maggiori apparse sugli «Atti del Consiglio Superiore» (ACS), intende mettere a fuoco soltanto alcuni elementi apparsi durante il periodo: innanzi tutto, le sfide che la Famiglia salesiana ha dovuto affrontare in mezzo ai cambiamenti culturali intervenuti dopo il concilio e le fonti principali di queste novità; poi, le strade principali della nuova educazione religiosa e, infine, alcune realizzazioni a servizio dei catechisti e insegnanti di religione. Concluderemo con un piccolo giro del mondo salesiano della catechesi e con uno sguardo «dal di fuori».
Periodo di riferimento: 1965 – 2003
M. Wirth, “L’educazione religiosa nella famiglia salesiana dopo il Vaticano II” in “Proporre la fede nella cultura contemporanea. Riflessioni salesiane”, Bratislava (Slovacchia) 16-21 agosto 2003, Èditions Don Bosco, Parigi 2004, (Collana, 21), 89-108.