Egidio Viganò – “Don Bosco e il mondo del lavoro” in “Rassegna CNOS. Speciale Don Bosco e la formazione professionale. Problemi, esperienze, prospettive per la formazione professionale”

Ecco un messaggio certamente utile anche per l’attuale mondo del lavoro.

Ce lo ha formulato un Santo che ha impegnato in un’instancabile attività tutta la sua vita, che ha creato opere educative per i giovani apprendisti, che ha intuito l’urgenza di una cultura del lavoro, che ha promosso la solidarietà sociale, che ha introdotto una dimensione “laicale” di professionalità lavorative nelle sue stesse comunità di vita consacrata, e che ha infine fatto del lavoro una mediazione di santità con una spiritualità e una ascesi moderna, adeguate alla nuova antropologia e alla cambiante società. Il rapporto di Don Bosco con il mondo del lavoro è, senza dubbio, un aspetto significativo di quanto egli ci lascia in preziosa e multiforme eredità a cento anni dalla sua morte. 

INDICE:

  • 1. L’odierna esigenza di una “civiltà del lavoro”
  • 2. Don Bosco, uomo appassionato del lavoro
  • 3. Il suo primo contatto coi giovani lavoratori
  • 4. La tappa di casa-convitto e di tutela contrattuale
  • 5. La creazione di “laboratori” e la formazione di “capi d’arte”
  • 6. Il suo messaggio per una cultura del lavoro
  • 7. Conclusione

Periodo di riferimento: 1841 – 1988

E. Viganò, “Don Bosco e il mondo del lavoro”, in «Rassegna CNOS. Speciale Don Bosco e la formazione professionale. Problemi, esperienze, prospettive per la formazione professionale», 4 (1988), 2, 5-13. 

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