È Don Bosco uno « scrittore spirituale »? Certamente no. È un « maestro spirituale »? Certamente si. In queste due affermazioni stanno ad un tempo la ragion d’essere e la difficoltà della presente opera. Ma Don Bosco, personalmente, che ne pensava? Non dobbiamo aspettarci che, nella sua umiltà, si presenti come «maestro e dottore». Egli però aspirava difatti a diffondere un «metodo di vita cristiana». I testi scelti sono numerosi, e la più parte molto brevi. Dettate da preoccupazioni pastorali immediate e suggerite da circostanze giudicate favorevoli (e questo, per ben quarant’anni), le pagine spirituali che ci ha lasciate appartengono ai generi letterari più vari. La loro lettura vi guadagna in facilità e interesse. Per questo appunto Don Bosco è uno dei maestri spirituali più accessibili.
INDICE:
- Sigle e abbreviazioni
- Cenni biografici
- Cronologia dei principali scritti di Don Bosco citati in questa antologia
- Introduzione
- I. Un maestro spirituale
- Don Bosco maestro spirituale
- Ma non è un autore spirituale
- II. Le opere scritte che offrono un contenuto spirituale
- Le opere pubblicate da Don Bosco
- I documenti manoscritti lasciati da Don Bosco
- Ciò che Don Bosco ha detto ma non ha scritto
- III. Le fonti della dottrina spirituale di Don Bosco
- IV. Le convinzioni dottrinali
- Dio Padre dà a ogni uomo una prodigiosa vocazione
- Chi è più sprovveduto davanti alla sua vocazione merita di più di essere aiutato
- È cosa divina aiutare il fratello a realizzare la sua vocazione
- V. I comportamenti pratici
- II realismo del costruttore
- La dolcezza del buon pastore
- L’umiltà del servitore
- VI. Lo spirito di questa antologia
- Nota bibliografica
- I. Un maestro spirituale
- Parte prima – Un servitore che Dio si è scelto e preparato
- Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales dal 1815 al 1855
- 1. Introduzione. Scopo delle Memorie:
mostrare che « Dio stesso ha guidato ogni cosa » - 2. A 2 anni. Diventa orfano il futuro padre degli orfani
- 3. Una madre essa stessa serva di Dio
- 4. A 9 anni. Un sogno sentito come una comunicazione divina
- 1. Introduzione. Scopo delle Memorie:
- Prima decade: 1825-1835
- 5. A 11 anni. Prima Comunione. «Dio prende possesso del suo cuore »
- 6. A 14 anni. Un vecchio sacerdote gli apre le vie della vita spirituale
- 7. A 19 anni. Un santo amico lo provoca al fervore
- Seconda decade: 1835-1845
- 8. A 20 anni. Programma di vita nuova per chi si avvia al sacerdozio
- 9. La parola di fede di Mamma Margherita
- 10. Il pane dell’anima preferito a quello del corpo
- 11. Giovanni ritrova il suo « meraviglioso amico »
- 12. Doppio incontro: un sacerdote zelante, un libro sublime
- 13. Ultimi mesi nel seminario (1840-41)
- 14. A 26 anni. Nove risoluzioni per il sacerdozio
- 15. Giugno 1841. Le prime messe: raccoglimento, ringraziamento, gioia
- 16. Novembre 1841. «Rinunciate… e venite »
- 17. Ottobre 1844. « Non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi Tu »
- 18. Perché Oratorio « di San Francesco di Sales »
- 19. Fine marzo 1846. La scelta definitiva dei poveri
- 20. 5 aprile 1846, sera. La risposta di Dio
- Terza decade: 1846-1856
- 21. Luglio 1846. La preghiera dei poveri alla Madonna
- 22. 3 novembre 1846. « Io sono la serva del Signore. Mi sia fatto secondo la Sua parola »
- Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales dal 1815 al 1855
- Parte seconda – Una proposta di santità giovanile
- I. Il Giovane Provveduto per la pratica dei suoi doveri negli esercizi di cristiana pietà
- 23. Prologo: « Alla gioventù ». Il nostro Dio è il Dio della gioia
- Cose necessarie ad un giovane per diventar virtuoso:
- 24. Art. I. Conoscenza di Dio
- 25. Art. II. I giovanetti sono grandemente amati da Dio
- 26. Art. IV. La prima virtù di un giovane è l’ubbidienza a’ propri genitori
- 27. Art. VI. Letture e parola d’iddio
- II. Domenico, Michele, Francesco: tre figure di santi adolescenti
- Vita del giovinetto Savio Domenico, allievo Dell’Oratorio di San Francesco di Sales, per cura del Sac. Giovanni Bosco
- 28. Prefazione. Ecco un modello « meraviglioso »
- Difficoltà particolari di questa pubblicazione
- Ragione della scelta di Domenico
- Un modello da imitare
- 29. A 7 anni. Primo incontro decisivo: Cristo nell’eucaristia
- Importanza della prima comunione
- 30. A 12 anni e mezzo. Secondo incontro decisivo: Don Bosco
- 31. Terzo incontro decisivo: Maria immacolata
- 32. A 13 anni. « La grande deliberazione: farsi santo »
- 33. « Per farsi santo, adoperarsi per guadagnare anime a Dio ».
- Riparare e correggere il blasfema
- Spirito missionario
- Catechista in desiderio e in atto
- In vacanza a Mondonio
- L’apostolato del sorridere e del servizio
- 34. I sacramenti, sostegni di forza e di gioia
- 35. La migliore penitenza: obbedire e accettare le prove quotidiane
- 36. A 14 anni. Porta un gruppo di amici a vivere il proprio ideale
- La Compagnia dell’immacolata
- 37. Meraviglie di amicizie tra adolescenti con Gavio. Santità e gioia
- Con Massaglia: « Aiutiamoci a farci del bene »
- 38. La vita mistica e carismatica di un adolescente
- Estasi eucaristica
- 39. L’ultimo dialogo tra maestro e discepolo
- 40. « Con Gesù, non si ha paura della morte »
- 41. Conclusione pratica: «Giovane, affidati al sacerdote, ministro di Cristo e
tuo amico! »
- Cenno biografico sul giovanetto Magone Michele, allievo Dell’Oratorio
di S. Francesco di Sales, per cura del Sac. Bosco Giovanni- 42. Prefazione. Un altro tipo di santità giovanile
- 43. Un bravo ragazzo sulla soglia della delinquenza
- 44. Il primo passo della vera conversione: affidarsi al sacerdote
- 45. Fiducia assoluta al confessore, fedeltà alla guida spirituale
- Direttive per i confessori dei giovani
- 46. Gridare, saltare… ma anche lavorare con precisione
- 47. Aprile-maggio 1858. Maria diventa la sua maestra di saggezza e di purezza
- Un voto cambiato in promessa
- Un programma di pratiche facili per conservare la purezza
- 48. Una squisita bontà di cuore per i compagni e per Don Bosco
- 49. 21 gennaio 1859. La morte: « un sonno di gioia che porta alla beata eternità »
- Ritratto di Michele dopo un anno di fedeltà alla grazia
- L’ultima confessione
- La presenza di Maria rende la morte dolcissima
- Suoi ultimi momenti e sua preziosa morte
- Il pastorello delle Alpi, ovvero vita del giovane Besucco Francesco d’Argentera pel Sac. Bosco Giovanni
- 50. « Il grande programma » in tre punti
- 51. La fortuna di un confessore « guida sicura » e medico informato
- 52. Bisogna dare all’anima il Pane di cui ha fame
- 53. Due grazie particolari: il « gusto » della preghiera e del patire per amore
- 54. L’ultima sua lettera. Alla mamma
- 55. Parole di chi aspetta di entrare in Paradiso
- 56. « Padre, io voglio che anche quelli che mi hai dato, siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria »
- III. Lettere ai giovani
- 57. « Ti ricordi del contratto che abbiamo concluso tra noi? » (a Giuseppino Roggeri, 8 ott. 59)
- 58. « Fatti animo. Fatti ricco… della vera ricchezza » (a Ottavio Pavia, 29 genn. 60)
- 59. « Anche da soldato rimani cristiano con coraggio » (allo stesso Ottavio Pavia, 15 lug. 67)
- 60. Consigli a un allievo dell’Oratorio in vacanza (a Stefano Rossetti, 25 lug. 60)
- 61. «Fatti amico dell’umiltà, della carità e della castità » (a Domenico Parigi, 25 lug. 60)
- 62. « Grande consolazione per un momento che fummo insieme » (a Severino Restagno, 5 sett. 60)
- 63. II marchesino si prepara alla sua prima comunione (a Emanuele De Maistre, 8 sett. 61)
- 64. Alla marchesina: « Sii la consolazione di papà e di mamma » (ad Azelia Fassati, 15 agos. 62)
- 65. « Gli altri sono inquieti. Io ho fiducia in te » (ad Emanuele Fassati, 1 giug. 66)
- 66. Da Roma, non dimentica Bernardo, il calzolaio (a Bernardo Musso, febb. 70)
- 67. « Stai tranquillo. Fatti buono. Pel resto ci penso io » (ad Agostino Anzini, 20 lug. e 22 agosto 73)
- 68. « Figlio mio, non ispaventarti delle tentazioni » (a Giuseppe Quaranta, 4 febb. 75)
- 69. « Ti accetto con consolazione tra i miei figli salesiani » (a Pietro Radicati, 24 magg. 78)
- 70. « Franceschino, Don Bosco vuol farti da padre » (a Francesco Bonmartini, 15 die. 85)
- 71. « Figliuoli, siete la mia delizia e la mia consolazione » (ai ragazzi dell’Oratorio di S. Ignazio sopra Lanzo, 23 lug. 61) .
- 72. « Maria, siate per i nostri studenti la sede della vera sapienza » (agli studenti dell’Oratorio di Mirabello, 6 agos. 63)
- 73. Don Bosco commenta S. Paolo ai suoi artigiani (agli artigiani dell’Oratorio e a Don Lazzero, 20 genn. 74)
- 74. « Carissimi studenti, siete i padroni del mio cuore » (agli studenti dell’Oratorio e a Don Cinzano, 7 mar. 74)
- 75. Auguri di nuovo anno « agli amati figliuoli di Mirabello » (ai giovani del seminario S. Carlo di Mirabello, 30 die. 63)
- 76. « Datemi il vostro cuore affinché lo possa offrire a Gesù » (ai giovani del seminario S. Carlo di Mirabello, 30 die. 64)
- 77. « Io vado tra voi come padre, amico e fratello » (ai giovani di Mirabello, senza data)
- 78. « Applausi prolungati a tutti i miei cari figli di Lan20 » (ai giovani di Lanzo, 25 giug. 66)
- 79. Un programma per l’anno: santità, studi seri, buona condotta (a tutti i membri del collegio di Lanzo, inizio 75)
- 80. « Mi avete rubato questo mio povero cuore » (a tutti i membri del collegio di Lanzo, 3 genn. 76)
- 81. « Il paradiso terrestre e il paradiso celeste insieme » (a Don Borio e alunni del collegio di Lanzo, 16 genn. 83)
- 82. Anche ai figliuoli dell’America: « Vi farete tutti santi? » (ai giovani del collegio S. Nicolas de los Arroyos-Argentina, 16 lug. 77)
- I. Il Giovane Provveduto per la pratica dei suoi doveri negli esercizi di cristiana pietà
Periodo di riferimento: 1815 – 1888
G. Bosco, Scritti spirituali, introduzione, scelta dei testi e note a cura di Joseph Aubry, 1 vol., Città Nuova Editrice, Roma 1976.