L’intervento intende analizzare come le opere salesiane abbiano coniugato la fedeltà al proprio carisma con la necessità di rispettare i differenti assetti politici nei quali erano presenti, documentando come la missione educativa non abbia mai mancato di lealtà verso gli Stati che la ospitavano o verso quelli nei quali intendeva espandersi. Perché, come si vedrà, la dichiarata apoliticità della Società di S. Francesco di Sales , l’esplicita intenzione di voler operare solo in favore dei giovani per educarli come “buoni cristiani e onesti cittadini” e, inoltre, la sostanziale intenzione di assicurare il dovuto rispetto alle autorità statali costituite, non sempre sono risultate sufficienti a scongiurare diffidenze e talvolta animosità verso la Congregazione salesiana.
Indice
- Introduzione
- 1. Don Rua: la questione delle “case salesiane italiane” nella monarchia asburgica
- 2. La lealtà salesiana vista dalle autorità governative
- 3. Don Rua e i suoi Salesiani “promotori” dei diritti delle minoranze etniche
- Riflessione conclusiva
Periodo di riferimento: 1905 – 1910
S. Zimniak, “La missione salesiana tra fedeltà al carisma e lealtà verso lo Stato durante il rettorato di Don Rua“, in “Don Michele Rua nella storia (1837-1910)“. Atti del congresso internazionale di studi su Don Rua, 29–31 ottobre 2010, a cura di Francesco Motto, LAS, Roma 2011 (Studi, 27), 243-274.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano