Giovanni Bosco – Lettera del sacerdote D. Giovanni Bosco al P. Alessandro Checcucci D. S. P. Rettore del Collegio Nazareno di Roma

In questa lettera, Giovanni Bosco esprime sentita simpatia per la recente calamità ad Albano, dove il collegio si era trasferito per sfuggire al caldo estivo di Roma.

Riflette sullo shock iniziale e sul dolore provato alla notizia, trovando poi conforto nel ricordare le eccellenti istituzioni, la disciplina e le tradizioni del collegio. La lettera sottolinea le ammirevoli qualità degli studenti e l’efficace educazione morale e scientifica fornita. Ricorda discussioni avute con molte persone a Roma, incluso il Papa, che ha espresso sincera consolazione per le virtù del collegio. Viene lodato il corpo docente, citando educatori illustri come P. Taggiasco, P. Farnocchia, P. Rolletta e P. Chelini. La lettera sottolinea la lunga reputazione del Nazareno, i distinti ex studenti che ha prodotto e il continuo supporto da parte di vari Papi, incluso Pio IX. Don Bosco incoraggia il Rettore a trovare speranza e coraggio in queste affermazioni e a continuare a contribuire all’istituzione e alla morale pubblica. La lettera si conclude con una richiesta al Rettore di ricordare l’autore e il suo stesso istituto.

Periodo di riferimento: 1867

G. Bosco, Lettera del sacerdote D. Giovanni Bosco al P. Alessandro Checcucci D. S. P. Rettore del Collegio Nazareno di Roma, Tipografia Calasanziana 1867.

Disponibile anche in: Opere Edite, Roma, LAS, 1976, vol. XVIII, pp. 303-307.

Istituzione di riferimento:
Centro Studi Don Bosco
Centro Studi Don Bosco

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