La diocesi di Trieste e Capodistria alla fine del XIX secolo era ancora parte integrante dell’Impero Austro-ungarico, si presentava nella sua configurazione di fedeli molto composita, perché al suo interno era popolata da tre presenze etniche, quella italiana, quella slovena e quella croata, con un peso numerico tra loro molto diversificato e soprattutto con un insediamento geografico a Trieste e in Istria molto frastagliato. A Trieste in testa a stragrande maggioranza si trovavano gli italiani con un percento che sfiorava l’ottanta, seguivano gli sloveni, che occupavano la periferia e il retroterra carsico, e quindi veniva la presenza austriaca. Le cittadine istriane costiere erano completamente italiane, il contado invece era misto veneto e sloveno, oppure veneto e croato, per il resto dell’Istria, al di là del fiume Dragogna.
Periodo di riferimento: 1890 – 1900
P. Zovatto, I Salesiani a Trieste. Tra sociale e politica, in L’Opera Salesiana dal 1880 al 1922. Esperienze particolari in Europa, Africa, Asia, Atti del 3° Convegno Internazionale di Storia dell’Opera Salesiana Roma, 31 ottobre – 5 novembre 2000, Vol. II, LAS, Roma 2001, 65-86.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano