Il “sistema educativo” o, più comprensivamente, l’esperienza preventiva di don Bosco è un progetto, che è cresciuto e si è progressivamente dilatato e specificato nelle più svariate istituzioni e opere realizzate dai molti collaboratori e discepoli. È ovvio che la sua vitalità operativa può essere garantita nel tempo soltanto dalla fedeltà alla legge di ogni autentica crescita: il rinnovamento, l’approfondimento, l’adattamento, nella continuità.
Il rinnovamento resta affidato al persistente e ripetuto impegno teorico e pratico dei singoli e delle comunità. È compito sempre aperto. La continuità, invece, può essere assicurata soltanto dall’alacre confronto con le origini. Provocare un vivificante contatto con le “radici” primitive dell’esperienza preventiva di don Bosco e dei suoi tratti fondamentali è lo scopo della presente rapida sintesi. Essa, quindi, non intende offrire programmi di azione immediatamente applicabili; ma, semplicemente, descrivere gli elementi originali essenziali, pur storicamente condizionati e limitati, dai quali, soltanto, traggono validità e credibilità progetti presenti e futuri, destinati a spazi e a contesti diversi. È una condizione ineludibile perché possa verificarsi, senza arresti o soluzioni di continuità, la legittima aspirazione di operare “con don Bosco e coi tempi”. In questa terza edizione, sensibilmente ritoccata e ampliata, si illustra con maggior cura il dato storico, si attenuano talune idealizzazioni, si esplicitano elementi utili a una inevitabile revisione e rivitalizzazione, prefigurata anche da certa recente bibliografia.
Periodo di riferimento: 1700 – 1888
Pietro Baido, Prevenire non reprimere. Il sistema educativo di don Bosco (= ISS – Studi, 11), Roma, LAS 1999.
Istituzione di riferimento:
Istituto Storico Salesiano