Francis Desramaut – “Si adattò Don Bosco al suo pubblico? Relazione” in “La famiglia salesiana di fronte alle attese dei giovani”

L’articolo esamina l’adattamento culturale di Don Bosco nel contesto dell’espansione delle sue opere.

L’adattamento culturale della sua impresa è sottolineato nel momento in cui nel 1875 espande le sue opere in Francia, Spagna e America meridionale. Il contributo di figure come Rua, Cagliero, Albera e altri è riconosciuto nel consolidare l’opera di Don Bosco e nell’adattarla alle diverse realtà. Tuttavia, si fa notare che, a partire dal 1875 con l’approvazione delle costituzioni, l’istituzione salesiana ha sviluppato un sistema legislativo e organizzativo che potrebbe rendere problematici futuri tentativi di adattamento culturale, regionale e sociologico. Viene sollevato il dubbio sulla desiderabilità dell’uniformità istituzionale e si suggerisce che il pluralismo istituzionale attuale potrebbe essere valutato in modo diverso nel futuro. Il testo sottolinea infine che l’adattamento autentico richiede la comprensione di sé stessi e che la prima generazione salesiana aveva saggiamente riconosciuto questa verità.

 

Indice

  • 1. Don Bosco adattò i suoi segni
  • 2. Don Bosco uniformò i segni
  • Conclusione
  • Discussione: Comprendere meglio l’atteggiamento di Don Bosco
  • Come agirebbe Don Bosco oggi con i giovani?
  • Risposte sommarie del conferenziere
  • In Don Bosco c’è stata un’evoluzione, non un vero cambio
  • Andare ai giovani e amarli

Periodo di riferimento: 1829 – 1970

F. Desramaut, “Si adattò Don Bosco al suo pubblico? Relazione“, in “La famiglia salesiana di fronte alle attese dei giovani“, Salzburg (Austria), 27-31 agosto 1978, Elledici, Torino-Leumann 1979 (Colloqui sulla Vita Salesiana, 9), 121-147.

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