Lo studio esamina il concetto di fedeltà religiosa nel contesto della storia, enfatizzando l’importanza di incarnare la professione religiosa nella realtà temporale, come illustrato da Tillard.
La fedeltà, secondo l’autore, richiede un’apertura all’inedito e una costante maturazione al seguito di Cristo, andando oltre la mera retrospettiva. Inoltre, il testo esplora l’evoluzione del ruolo della donna nella società e nella Chiesa, con particolare attenzione alle Figlie di Maria Ausiliatrice. Il Concilio Vaticano II riconosce la partecipazione delle donne in vari settori e promuove la loro piena espressione, riflettendo un cambiamento sociale che ha portato le donne da ruoli tradizionalmente esecutivi a posizioni creative e collaborative. La moderna aspirante Figlia di Maria Ausiliatrice è descritta come rispondente alla chiamata di Cristo attraverso i linguaggi contemporanei, riconoscendo l’importanza di integrare la storia nella vita dell’istituto per mantenere la vitalità e adempiere alla missione ecclesiale. In sintesi, l’abstract sottolinea la necessità di una fedeltà dinamica, bilanciando i valori perenni con l’adattamento alle esigenze attuali, e riflette sull’importanza di comprendere e affrontare le sfide della società contemporanea in modo efficace e incisivo.
Periodo di riferimento: 1862 – 1974
M. P. Bianco, “La donna, in particolare la religiosa salesiana, nella Chiesa contemporanea“, in “La Famiglia salesiana“, Lussemburgo, 26-30 agosto 1973, Elledici, Torino-Leumann 1974 (Colloqui sulla Vita Salesiana, 5), 105-122.