L’autrice inizia presentando il ruolo determinante di mamma Margherita nel primitivo Oratorio: ella è l’esempio classico delle virtù casalinghe ed è figlia del suo secolo. Infatti l’immagine che don Bosco ha avuto della donna dev’essere riportata direttamente a sua madre. L’Ottocento è anche il secolo della devozione mariana, dell’Immacolata che calpesta la testa del serpente infernale, di Maria modello di sposa e madre cristiana. Nel tempo domina l’idea della sposa pronta a sacrificarsi per il marito e per i figli, come la Mater dolorosa. La divina maternità di Maria sublima la donna comune, sollevandola dalla sua condizione di inferiorità, rendendola oggetto di riverenza e di amore. La missione della madre non cessa mai: vicina ai figli dal giorno della nascita fino alla maturità e oltre, educatrice e guida alla vita di fede, apostola e maestra. L’autrice sintetizza le idee portanti della letteratura cattolica dell’Ottocento su Maria, la devozione mariana e il ruolo della donna nell’educazione cristiana dei figli. Poi accenna all’associazionismo cattolico femminile e all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Infine conclude col richiamo a Maria come esempio di vita vissuta, a mamma Margherita, che svolge il suo ruolo umano e affettivo di donna nel mondo reale, quotidiano, esistenziale, sempre presente nello spirito che anima l’Oratorio, e alla stima e all’effetto di don Bosco verso il mondo femminile e alla sua capacità di renderlo partecipe.
Indice
- La figura della madre
- Devozione mariana e la donna-madre
- La trattatistica cattolica dell’Ottocento
- Associazionismo femminile
- Maria come modello astratto e come esempio concreto
Periodo di riferimento: 1846 – 1888
M. L. Trebiliani, “Modello mariano e immagine della donna nell’esperienza educativa di don Bosco”, in Francesco Traniello (a cura di), “Don Bosco nella storia della cultura popolare”, Torino, SEI-Società editrice internazionale, 1987, 187-207.