Don Bosco incominciò il suo apostolato tra i giovani operai, che venivano a Torino a mettersi alla mercè del primo padrone, ossia tra la categoria dei più sfruttati, che per la loro ignoranza e miseria con estrema facilità cadevano vittime della propaganda settaria, del vizio e della delinquenza.
Questo contatto vivo e sperimentale colle condizioni operaie, unito alla intuizione del genio e alla divinazione del santo, diede a Don Bosco la sensazione esatta della gravità di tale questione, come, sia pur fugacemente, cercheremo di vedere esaminando il suo pensiero e le sue realizzazioni.
Indice
- 1) Uno sguardo alla situazione operaia torinese nel ’48.
- 2) Pensiero di Don Bosco sulla questione operaia.
- 3) Pensiero di Don Bosco sugli abusi del capitalismo.
- 4) Contributi di Don Bosco alla soluzione della questione operaia.
- 5) Giudizi di contemporanei del Santo sul suo apporto alla soluzione della questione operaia.
- 6) Conclusione.
Periodo di riferimento: 1791 – 1886
G. Mattai, “Don Bosco e la questione operaia”, in «Salesianum» 10 (1948), 3, 358-368.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)