Alberto Caviglia – “Il « Magone Michele », una classica esperienza educativa (Continuazione del fascicolo precedente)” in “Salesianum”

Invero il buon Michele, definito, come leggemmo, buono di cuore, ci presenta, tra i lineamenti del suo bollènte temperamento, quella forma di buon cuore che si chiama generosità, nella quale cioè si contiene il lavoro volitivo di una virtù attiva; quello di donarsi, di spendersi per gli altri.

Se pensiamo che la bontà o buon cuore e la purezza sono i due perni sui quali poggia essenzialmente l’azione educativa di Don Bosco, noi intendiamo agevolmente perché Egli s’indugi con visibile compiacenza a segnare tutti i particolari della carità di questo suo discepolo, e le manifestazioni della sua bontà. E, così di passaggio, vorrei che si notasse il fatto pedagogico di codesta diligenza di osservazione da parte del Santo Maestro : egli non è sempre visibile, ma vede tutto e registra tutto.

INDICE

  • Capo IV. Il cuore
  • Capo V. Le ascensioni
  • Capo VI. Al Paradiso
  • Capo VII. Il lavoro di Don Bosco

Periodo di riferimento: 1861 – 1884

A. Caviglia, “Il « Magone Michele », una classica esperienza educativa (Continuazione del fascicolo precedente)” in «Salesianum», 11 (1949), 4, 588-614.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)
Università Pontificia Salesiana (UPS)

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