Gran data per l’Oratorio il 29 ottobre 1854: l’ingresso di Domenico Savio. Don Bonetti una ventina d’anni dopo la morte di lui, dedicandogli un capo intero ne’ suoi Cinque lustri di storia dell’Oratorio di S. Francesco di Sales, giudicava così singolare ed anche straordinaria la dimora da lui fattavi da doverlasi considerare come un avvenimento; giungeva anzi a dire che quasi a premio di quanto l’Oratorio aveva operato nel tempo del recente colera, il Signore gli aveva mandato un tale allievo, destinato a riuscire suo lustro e sua gloria.
E l’autore che del caro giovane era stato compagno, ne traeva la conseguenza che se la bellezza di un fiore mostra la bontà del terreno che l’ha prodotto, e la bellezza e soavità di un frutto fa arguire la bontà dell’albero che lo porta, la santità (così la chiamava) di Domenico Savio era prova non dubbia della bontà dell’istituzione, ossia dell’Oratorio, che lo ebbe alunno e gli fu scala a sì alta perfezione.
Periodo di riferimento: 1854 – 1857
E. Ceria, “L’ambiente educativo dell’Oratorio nel tempo del Savio” in «Salesianum», 12 (1950), 2, 237-247.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)