Morand Wirth – “Il riferimento e l’uso della sacra Scrittura nell’esperienza educativa di don Bosco” in “Salesianum”

Mettere insieme la sacra Scrittura e l’esperienza educativa di don Bosco è come andare alla radice profonda del suo essere e del suo agire. Per far conoscere ai giovani la sacra Scrittura, don Bosco ha profuso un notevole sforzo e usato in maniera creativa i mezzi di cui poteva disporre al suo tempo: catechismo, storia sacra, predicazione e alcuni mezzi di comunicazione sociale.

Per lui, oltre al suo valore religioso e dogmatico, la Bibbia contiene una saggezza umana e una morale che servono come “appoggio” per l’educazione. Contiene anche una folla di immagini, di parabole, di sogni e visioni che possono essere utilizzati per comunicare un messaggio educativo.

In conclusione si evidenziano tre convinzioni del santo dei giovani: l’Antico Testamento è fondamentale per l’educazione della gioventù; Gesù ama i giovani con un amore di predilezione; e la Chiesa è il luogo privilegiato di educazione con la sacra Scrittura.

INDICE:

  • 1. Don Bosco voleva accostare i giovani alla sacra Scrittura
  • 2. Don Bosco voleva educare i giovani con la sacra Scrittura
  • 3. Alcune convinzioni forti di don Bosco sul tema Bibbia e educazione
  • Conclusione: un compito e un invito

Periodo di riferimento: 1841 – 1884

M. Wirth, Il riferimento e l’uso della sacra Scrittura nell’esperienza educativa di don Bosco, in «Salesianum», 77 (2015), 1, 15-41.

Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)
Università Pontificia Salesiana (UPS)

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