La tradizione cristiana non incoraggia alcuna sorta di separazione fra verità di Dio e libertà dell’uomo. Lungo il corso dei secoli il sentire cattolico non ha mutato parere, come attesta il saggio di Aldo Giraudo offrendo vigorose chiavi interpretative per rileggere il sistema preventivo di don Bosco. Il Santo condivideva pacificamente la convinzione delle migliori intelligenze del cattolicesimo ottocentesco, secondo le quali la religione è dimensione costitutiva e insostituibile di ogni civiltà. Fra religione e civiltà intercorre una speciale reciprocità: da una parte la religione si rapporta alla civiltà come fattore umanizzante e moralizzante, e d’altra parte la finalizzazione ultima della cultura e della civiltà è la moralità e la pietà, ossia il riconoscimento della singolarità della persona e del suo destino ultimo.
SOMMARIO
- Religione, educazione e civiltà
- “Buoni cristiani e onesti cittadini”: la sensibilità di don Bosco
- L’istanza di fondo: “salvare anime”
- Conquistare i cuori e orientarli a Dio
- Il cammino e il metodo
Periodo di riferimento: 1815 – 1888
A. Giraudo, “Educazione e religione nel sistema preventivo di don Bosco”, in Andrea Bozzolo – Roberto Carelli (a cura di), “Evangelizzazione e educazione”, Roma, LAS, 2011, pp. 270-292.