Esiste una profonda differenza tra il modo di vedere nostro e quello di quanti studiavano D. Bosco anni or sono. Attorno agli anni ’50 ancora si discuteva sul grande punto: fu D. Bosco un pedagogista o fu soltanto un educatore? fu un teorico o fu soltanto un pratico? Oggi la realtà è diversa. titolo di saggio vorrei proporre oggi alcuni interrogativi: 1) che cosa significò D. Bosco nella geografia umana in movimento del suo tempo? 2) che cosa significò in una storia di trasformazioni sociali? 3) quale funzione ebbe nelle grandi trasformazioni spirituali (o, se si vuole, religiose e culturali)?
INDICE
- 1 – DON BOSCO E LE TRASFORMAZIONI DEMOGRAFICHE E SOCIALI DEL SUO TEMPO:
- 1.1. Prima proposta di soluzione: al di là delle ripartizioni parrocchiali, un centro popolare per la gioventù
- 1.2. Seconda proposta di soluzione: al di là del collegio, l’area educativa salesiana
- 1.3. Terza proposta di soluzione: il luogo di culto mariano a raggio nazionale e mondiale
- 2 – RELIGIOSITÀ E SPIRITUALITÀ DI D. BOSCO:
- 2.1. Da mihi animas, coetera tolle
- 2.2. Carità e amorevolezza
Periodo di riferimento: 1815 – 1888
P. Stella, “Don Bosco e le trasformazioni sociali e religiose del suo tempo” in “La Famiglia Salesiana riflette sulla sua vocazione nella Chiesa di oggi”, Elledici, Torino 1973, 145-170.
Istituzione di riferimento:
Centro Studi Don Bosco