Tutti i Soci conducono vita comune, stretti solamente dal vincolo della carità e dei voti semplici, il che li unisce in guisa da formare un cuor solo ed un ’anima sola per amare e servire Iddio. Queste parole lette nell’art. 7 delle Costituzioni, sgorgarono dal cuore di D.Bosco ardente della più viva carità. Esse mostrano che, mentre la carità è la sostanza della vita cristiana, molto più è l’anima della vita religiosa.
Senza una reciproca affezione, non uniti da uno stesso spinto, essi trascinerebbero una vita meschina ed infelice, si vedrebbero isolati, pur vivendo in mezzo a tanta moltitudine di persone, e lavorerebbero senza frutto in quel campo così vasto che la Provvidenza ha loro assegnato. A scongiurare tanto male sono appunto dirette tutte le sollecitudini dei Superiori, carissimi figli in G. C. Ad ottenere che siamo tutti uniti in modo da formare un cuor solo ed un ’anima sola tendono le visite che di quando in quando essi fanno alle Case Salesiane, le conferenze ed i rendiconti. Questo pure è il motivo per cui varie volte all’anno il Rettor Maggiore indirizza qualche lettera circolare.
Periodo di riferimento: 1907
M. Rua, “Le virtù del salesiano“, in “Lettere circolari di Don Michele Rua ai salesiani“, Direzione generale delle opere salesiane, Torino 1965, 545-552.
Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB