Pietro Ricaldone – Atti del Capitolo superiore della Società salesiana

Don Ricaldone comunica alcune notizie di famiglia: gli Esercizi Spirituali si fecero dappertutto in modo edificante. Appariva chiaro che ognuno era profondamente compreso della gravità dell’ora presente e sentiva il bisogno di rafforzare il sentimento della propria responsabilità,  rinnovando fermi propositi di volere ad ogni costo mantenersi fedele nell’osservanza e degno in tutto di San Giovanni Bosco.

La prova, pur già tanto tragica, non accenna a finire. E’ dovere di tutti far sì che sia sempre meglio compresa da tutti la urgente necessità dell’espiazione, destinata a placare l’ira divina giustamente irritata per tanti e tanti peccati. È con vero strazio che le anime buone vedono l’incomprensione di troppi cristiani che, mentre i valorosi soldati soffrono e s’immolano, essi quasi dimentichino di tanti eroici sacrifici, si lasciano trascinare da una sete, incosciente, di divertimenti, di piaceri colpevoli, di mondanità sconvenienti, di mode invereconde.

Si tenga conto delle tassative disposizioni emanate dalle Autorità competenti e si abbia il  massimo riguardo per gl’incaricati della Censura, cercando di rendere meno pesante il loro
non lieve lavoro. Si eviti la corrispondenza non assolutamente necessaria: le lettere, o meglio le poche cartoline, siano brevi, schematiche, chiare, si tralascino notizie ingombranti o che  riguardino l’intimità della famiglia.

Dopo la prudenza che deve condire ogni nostra azione, Don Ricaldone raccomanda la pietà.

Non basta però: all’espiazione della pietà urge aggiungere, nelle presenti tragiche circostanze, le espiazioni corporali.

Dopo le considerazioni fatte parrebbe superfluo aggiungere che mal si addice ai giorni di  penitenza e di espiazione la sete di passatempi e divertimenti.

Ecco le disposizioni date:

  1. La radio sia assolutamente sotto il controllo del Direttore, il quale sarà il primo a dare il buon esempio, evitando di servirsene se non quando all’audizione collettiva sia legato qualche grande avvenimento della Chiesa o della Patria. Guai se il cattivo esempio venisse dall’alto!
  2. Non sono assolutamente permessi gli apparecchi personali nè apparecchi in camera.
  3. Si tolga la radio dai refettori.
  4. Per l’audizione del comunicato, se prescritta, si scelga, fra le varie trasmissioni  quotidiane, quella che possa più facilmente essere udita in cortile o nella scuola.

Si è creduto pure necessario rivolgere una calda esortazione perchè i Direttori, i Catechisti, tutti i Sacerdoti abbiano le cure più sollecite verso i chierici del triennio.

Bisogna fare in modo che si adottino e seguano con frutto gli opuscoletti Un aiuto al Catechista.

E infine la strenna: “Apriamo il cuore alla Speranza: Iddio è nostro Padre. Ci è Madre Maria Ausiliatrice. Dal Cielo veglia su di noi, Padre, Maestro, Guida, S. Giovanni Bosco”.

INDICE:

  • Auguri
  • Notizie varie
  • Comprensione ed espiazione nell’ora presente
  • Misure di prudenza
  • Pietà fervente
  • Espiazioni corporali
  • Disposizioni sul cinema, sulla radio, sulle vacanze e andate in famiglia
  • Cura dei giovani chierici e coadiutori: biennio di perfezionamento: raccomandazioni ai coadiutori
  • Istruzione e formazione catechistica
  • Strenna pel 1943
  • Fedeltà alla promessa fatta in occasione del Centenario.

Periodo di riferimento: 1942 – 1943

P. Ricaldone, «Atti del Capitolo superiore della Società salesiana», 22 (1942), 112, 179-196.

Istituzione di riferimento:
Direzione Generale SDB
Direzione Generale SDB

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