L’articolo, che qui presentiamo, si colloca nella linea di un certo tipo di ricerca, sociologico-demografica, molto attuale e preferita da P. Stella anche per la preparazione del III volume dell’opera Don Bosco nella storia della religiosità cattolica, che completerà la descrizione della vita di Don Bosco (vol. I) e della sua mentalità religiosa e spirituale (vol. II) con quella dell’ambiente socio- economico della sua attività e delle sue opere.
La lettura dell’articolo va integrata dunque e vista nell’economia di quest’opera, certo fondamentale per la comprensione di D. Bosco, del suo pensiero e della sua opera (un riferimento esplicito ai Coadiutori si trova nel vol. II, p. 376-379, dove essi vengono significativamente situati nella «famiglia» progettata e attuata dal Santo piemontese).
INDICE
- I. La condizione fluida delle origini: coadiutori con voti e senza voti (1854-1880)
- II. La stabilizzazione istituzionale (1880-1920): incremento delle scuole professionali e dei coadiutori maestri d’arte
- III. Dal primo al secondo dopoguerra: rilancio del coadiutore capo laboratorio (1920-1960)
- IV. La crisi degli anni sessanta (1960-1974)
Periodo di riferimento: 1854 – 1974
P. Stella, “Cattolicesimo in Italia e laicato nelle congregazioni religiose: il caso dei Coadiutori Salesiani (1854-1974)” in «Salesianum», 37 (1975), 411-445.
Istituzione di riferimento:
Università Pontificia Salesiana (UPS)